E I LIBRI E LE ANIME - Giornata di studio su Romana Guarnieri - L’ultima beghina del Novecento? BOLOGNA

22/10/2022

Come socie del Giardino delle Beghine che ha sede a Mantova, in via Dugoni n° 12, avevamo pensato di organizzare nella nostra città un convegno su Romana Guarnieri, studiosa delle beghine e beghina del Novecento lei stessa.

L’intento era e resta quello di approfondire la statura di pensatrice e autrice di questa figura del Novecento, fin qui non abbastanza riconosciuta.

La sua esperienza spirituale, lo studio dell’irrinunciabile contributo delle donne, in particolare del movimento beghinale, alla storia della Chiesa, inducono ad approfondirne l’attualità nel panorama del presente.

L’avvio della ricerca ci ha portate a scoprire la presenza del Fondo Romana Guarnieri, presso l’Istituto ‘Veritatis Splendor’, all’interno della Fondazione Lercaro di Bologna. I proficui incontri con la dottoressa Francesca Barresi che cura il Fondo stesso, e con il professor Adriano Guarnieri, nipote di Romana, hanno ampliato le nostre prospettive fino ad organizzare la giornata di studi nella sede stessa della Fondazione.

I contributi scientifici verranno da personalità del mondo della cultura, che già avevamo contattato e che si sono dichiarate disponibili: Adriana Valerio, Francesca Barresi, Silvana Panciera, Vanessa Roghi, Lucetta Scaraffia, Gabriella Zarri ed Elisabetta Zucchini, da prelati, studiosi del mondo medievale, particolarmente vicini a Romana Guarnieri: sua Eccellenza monsignor Agostino Marchetto e sua Eccellenza monsignor Felice Accrocca.

Motivazioni

Scrive Romana Guarnieri:

“Per chi non lo sapesse, sono una Beghina, una di quelle che otto-nove secoli fa diedero tanto da fare a vescovi e inquisitori, chi le voleva sante, chi demoni scatenati, da mandare al rogo. Comunque non eran le devote false, ipocrite e intriganti, ovvero le “bigotte” che pensi tu, lettor mio disinformato: sono una beghina si, quanto dire tutta a tutti, intera e senza infingimenti, ma... di nessuno”.

Il convegno si propone di ricostruire l’influsso della spiritualità beghinale nel percorso di fede e di studio di Romana Guarnieri, importante personalità nella storia della cultura e della Chiesa del Novecento. Se molto infatti si è detto sulle sue qualità di illustre studiosa della pietà medievale, e noto è il suo apporto agli studi filologici sulla letteratura mistica femminile, poco si è approfondito il suo personale percorso di fede. Negli ultimi anni della sua vita Romana si definisce “beghina”, accorgendosi retrospettivamente come, in modo “oggettivo” più che “soggettivo”, la sua esperienza religiosa concordasse con quella delle beghine del Medioevo, cui aveva dedicato gran parte dei suoi studi. Il carattere “pratico”, squisitamente olandese, della personalità di Romana la portò infatti non solo a studiare, ma a sperimentare nella sua stessa vita l’esperienza beghinale, nel contesto del pieno rinnovamento ecclesiastico apportato dal Concilio Vaticano II e nel clima di una rinnovata e sinora inedita attenzione all’elemento femminile da parte della società del secondo Novecento.

La rilettura critica delle ricerche svolte lungo l’arco della vita e delle geniali intuizioni di Romana Guarnieri, nate sotto il segno della sua conversione al cattolicesimo, accanto a don Giuseppe De Luca, consente di verificare la proposta di un modello originale e nuovo di beghina, inculturato e contemporaneo ai nostri tempi.

Il convegno si propone di analizzare il passato e il futuro del movimento beghinale, di interrogarsi su cosa fosse, nell’idea di Romana Guarnieri e nelle sue ricerche, la “beghina”, e perché la ripresa di questo modello fosse da lei considerata più utile e coerente nei tempi attuali rispetto a una forma di vita claustrale o monastica.

Romana, storica di professione e “per elezione”, fino ai suoi ultimi giorni, osservò il presente “con occhi di beghina”, sempre attenta alla vita ricca, complessa e problematica della società a lei contemporanea e della chiesa cattolica.

Programma del convegno

Ore
9.30          Saluti, introduzione ai lavori, punti di riferimento e origine del progetto.

10.00        S.E.R. Mons. Agostino Marchetto. Romana Guarnieri: un incontro con la storia

10.20        Adriana Valerio. Quel gusto per i percorsi inconsueti: Romana e le eretiche

10.40        Francesca Barresi. Romana Guarnieri alle origini della neerlandistica italiana            

11/11.30   Pausa caffé

11.30        Vanessa Roghi. Romana Guarnieri storica della pietà

11.50        Silvana Panciera. Le Beghine. La memoria del passato nel presente in Europa

12.10        Dialogo con il pubblico.

13.00         Pausa pranzo

14.00         Visita guidata alla Raccolta Lercaro: museo di arte antica, moderna e contemporane        

15.00         Lucetta Scaraffia. Romana, una beghina del Novecento

15.20         S.E.R. Mons. Felice Accrocca. De Luca-Guarnieri: una sorpresa inaspettata, una grazia

                  Inattesa

15.40        Gabriella Zarri. Romana Guarnieri e l’Archivio italiano per la storia della pietà

16.00         Francesca Barresi – Elisabetta Zucchini. Prospettive per il fondo Romana Guarnieri.

                  Durante la sessione pomeridiana interverrà S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo    

                  di Bologna.

16.20         Conclusione lavori e dialogo con il pubblico.


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